Radici Lariane" è aperto alla partecipazione di tutti ed accoglie testi, racconti e descrizioni di ricordi personali e di tradizioni lariane, fino agli anni ottanta del secolo scorso. Per vedere pubblicato il vostro racconto, (lunghezza massima di un foglio A4, 30 righe in carattere corpo 12) inviatelo a: ventifebbraio@iol.it - Se lo desiderate, il vostro testo potrà essere accompagnato e corredato anche da una vostra immagine.

24.5.12

"GRADINI E PROFUMI" (BELLAGIO, ANNI SESSANTA)


Anna Bosetti

Ogni gradino mi conduce ad un profumo… 
la memoria mi porta a Bellagio. 
Ho avuto la fortuna di nascere e crescere in questo luogo incantato ai bordi del parco di Villa Serbelloni, dove mio padre lavorava come giardiniere.
 

Ho vissuto gli anni piu’ belli della mia vita in una grande casa gialla, proprio all’inizio del Borgo…una lunga scalinata traboccante di fiori mi portava in quel posto sicuro che era la mia casa. Un mondo di colori dove la natura ha dato il meglio di se, tanti profumi ,che la mia memoria olfattiva ha mantenuto intatti. Teneri ricordi mi portano a quei gradini che salivo di corsa per andare incontro a mio padre che tornava dal lavoro.
 

Credo che tutta la mia vita ruoti attorno ai ricordi di questi posti, dove ho vissuto… tra aiuole, roseti, mari immensi di iris, piante centenarie, palme e ortensie, azalee e rododendri… Profumi inebrianti salivano nelle mie narici e gioivo del poter correre in prati fioriti considerando quel Parco tutto mio… Non c’era angolo che io non conoscessi, dalla’’ grotta delle cinque dita’’ in cima al promontorio che domina il paese , alla piccola cappella ‘’ de la Madunina’’, giù proprio vicino al lago.
Quando l’estate lasciava il passo ai colori fantastici dell’autunno , ecco che un altro mondo si spalancava ai miei occhi… un pittore misterioso dava il meglio di se dipingendo il promontorio di caldi colori e anche il camminar sulle foglie secche e sui ricci delle castagne mi dava il piacere di sentire…l’odore della terra ancora calda, pronta a prepararsi, ricoperta di foglie ,ai rigori dell’inverno.
Odore di caldarroste e di camini accesi…
Su per le scale verso la Villa… si potevano scorgere i tetti del paese da dove i comignoli mandavano sbuffi di fumo che ondeggiavano nel cielo grigio d’inverno a dipendenza del vento…
L’inverno alle porte aveva spogliato gli alberi.
Li guardavo dal basso verso l’alto e mi rattristavo… parevano curve sagome quasi indifese.. pronte a portare il peso della neve che sicuramente sarebbe arrivata a giorni.
Ed ecco la prima neve; i gradini si coprivano di un candido strato… e sparivano, offrendo a noi ragazzi una sorta di pista per interminabili scorribande… si cadeva e ci si rialzava.. felici.
Io lo sentivo l’odore della neve e dell’inverno... mi penetrava nelle narici… odorava di arance e mandarini, di dolci alla cannella e di resina delle pigne… era il Natale.
Tra i cespugli di agrifoglio e profumati calicantus, fiorivano pure i bucaneve... che rendevano quasi magico quel bosco incantato che e’ stato il testimone di un’infanzia incredibile, in ogni ogni stagione dell’anno. 


Un mondo fatto di piccole cose, di semplici giochi, di amore, e di attuale rimpianto.  Stringo fra le mani una vecchia foto di mio padre con me piccina sulle ginocchia….siamo li, nel parco, sorridenti e felici.
 

A te papà, questi miei ricordi e tanto altro ancora. 
A te papà GRAZIE per ogni gradino che mi hai fatto salire, a te papà GRAZIE per ogni fiore che mi hai fatto conoscere e per ogni suo profumo.
 
Per mio padre ’’gradini e profumi".

23 maggio 2012


da Anna Bosetti (Bellagio - CO)
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1 commento:

nusi45 ha detto...

la memoria è il posto più bello del mondo...dove ogni ricordo rimane intatto...indelebile...ogni ricordo è la fotografia di un istante unico e irripetibile...profumi,colori, sentimenti ed emozioni restano nel cuore e negli occhi ,immutati... ci accompagnano anche da "grandi"sono le nostre istruzioni per l'uso alla vita...terra innamorata...bello...bravissima Anna, complimenti...Lori